BIRDIE, 2017 di AGRUPACION SENOR SERRANO
https://www.srserrano.com/es/birdie/Agrupación Señor Serrano è una
compagnia teatrale con sede a Barcellona che crea produzioni
originali su diversi aspetti dell'esperienza umana contemporanea,
mixando oggetti, modelli, testo, suono e video live e multimedia.
Birdie è uno spettacolo multimedia con
oggetti video, dal vivo, che rivisita 'Uccelli' di Hitchcock con
2.000 animali in miniatura, e che parla di guerre, traffici,
migrazioni di massa.
La scena è ambientata in un campo da
golf di Melilla, città enclave spagnola in Marocco, dove un
fotografo che deve documentare una partita di golf nota strani
uccelli appollaiati sulle reti che delimitano il campo.
Domanda: chi è il performer?
Domanda: chi è il performer?
THE PEOPLE, 2007, BIG ART GROUPIl Big Art Group è una compagnia teatrale
di New York City fondata nel 1999 da Caden Manson e Jemma Nelson.
Utilizza il linguaggio dei media e la performace teatrale per
realizzare nuovi lavori che sfidano le leggi dello spettacolo
teatrale tradizionale. Ha realizzato la trilogia teatrale REAL TIME
FILM che comprende Shelf Life, Flicker, House No More; SOS;
e una serie di teatro, The People.
People è uno
spettacolo all'aperto che unisce teatro dal vivo su grandi dimensioni
e proiezioni video in tempo reale. La narrazione, costituita da
interviste ai membri della comunità locale che esprimono i loro
pensieri sulla democrazia, sulla guerra, sul terrorismo e sulla giustizia, si
riferisce a loro storie personali, ricreando la storia dell'Orestea
di Eschilo.
Rievocazioni
teatrali dal vivo si intercalano con altre registrate in precedenza e con proiezioni video in grandi dimensioni sulle pareti degli edifici, e vengono viste dal pubblico situato a livello strada.
Percepito come
una sorta di serial televisivo live, The People ripropone strategie
quali clip video, interviste e rievocazioni per esplorare la
straordinaria forza del dialogo comunitario e la nascita della
democrazia, così come viene teatralmente sancita nell'Orestea.
Invertendo il
rapporto di scambio tra il 'mass-media' e il privato, People trasforma le piazze cittadine in luoghi di performance pubbliche in cui gli esecutori e il
pubblico recitano un ruolo cruciale nella costruzione di un
autogoverno.
LA TRILOGIA REAL TIME FILM Tra il 2001 e il 2007 i Big Art Group realizzano una trilogia concettuale in Real Time Film , iniziata nel 2001 con Shelf Life (2001-2004) cui segue Flicker(2002-2005) e che si chiude con House No More
Shelf Life (2001-2004)guarda il videoOggetto di questo primo lavoro è il paradosso e la scissione delle immagini di intrattenimento, la loro creazione e il loro utilizzo nell'ambito del sistema commerciale. Shelf life è infatti il termine che in americano designa la "vita commerciale" di un prodotto. Utilizzando immagini in footage, suoni campionati e tecnica del Film in real time, i Big Art Group creano un modello concettuale di spettacolo che mixa televisione e film utilizzando l'azione dal vivo e il video in contemporanea.
Flicker (2002-2005) guarda il video
Qui due diversi mondi video si mixano e collassano continuamente: un video A realizzato in real time, mentre si svolge lo spettacolo, ed un secondo, B, realizzato fuori opera: ambedue i video vengono proiettati contemporaneamente, sullo stesso schermo. Le due storie si incastrano, lottano una contro l'altra, si mixano continuamente con un risultato estremamente critico nei confronti della presentazione attuale delle narrazioni, oggi, nei media.
House No More (2004 -2007)guarda il video
E' la terza e ultima parte della trilogia La performance inizia con la rievocazione storica di un delitto in cui una madre dice di essere alla ricerca del figlio perduto. Cuore dello spettacolo è l'idea che la storia possa essere falsa, o meglio falsificabile e falsificata mediante i media. Il messaggio viene dunque contaminato dal dispositivo operativo che, in questo caso è l'audiovisivo, e gli spettatori dello spettacolo possono assistere alla falsificazione in tempo reale. Come scrivono nel loro sito gli artisti: "L'immagine contraddice le frasi, i suoni oscurano il dialogo, il pubblico sceglie cosa vedere".
Shelf Life (2001-2004)guarda il videoOggetto di questo primo lavoro è il paradosso e la scissione delle immagini di intrattenimento, la loro creazione e il loro utilizzo nell'ambito del sistema commerciale. Shelf life è infatti il termine che in americano designa la "vita commerciale" di un prodotto. Utilizzando immagini in footage, suoni campionati e tecnica del Film in real time, i Big Art Group creano un modello concettuale di spettacolo che mixa televisione e film utilizzando l'azione dal vivo e il video in contemporanea.
Qui due diversi mondi video si mixano e collassano continuamente: un video A realizzato in real time, mentre si svolge lo spettacolo, ed un secondo, B, realizzato fuori opera: ambedue i video vengono proiettati contemporaneamente, sullo stesso schermo. Le due storie si incastrano, lottano una contro l'altra, si mixano continuamente con un risultato estremamente critico nei confronti della presentazione attuale delle narrazioni, oggi, nei media.
E' la terza e ultima parte della trilogia La performance inizia con la rievocazione storica di un delitto in cui una madre dice di essere alla ricerca del figlio perduto. Cuore dello spettacolo è l'idea che la storia possa essere falsa, o meglio falsificabile e falsificata mediante i media. Il messaggio viene dunque contaminato dal dispositivo operativo che, in questo caso è l'audiovisivo, e gli spettatori dello spettacolo possono assistere alla falsificazione in tempo reale. Come scrivono nel loro sito gli artisti: "L'immagine contraddice le frasi, i suoni oscurano il dialogo, il pubblico sceglie cosa vedere".
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